La Videochiamata di Pasqua

In quarantena, squilla il telefono

A – E’ una videochiamata… rispondo?! Vabbè si.

A – Hei !!! (il pronto in tempi di quarantena è andato a farsi benedire)

B – Che sei brutto compà !

A – Tu invece …

B – Senti ti devo raccontare una cosa, oggi mio figlio mi ha chiesto cos’è la Pasqua !!!

A – E tu ?!

B – ……… (silenzio) mi sono reso conto di aver dimenticato il senso religioso (ridiamo)

A – Vabè ha 5 anni … il senso laico va benissimo, ma poi ti immagini spiegargli che il significato religioso di questa festività celebra la Resurrezione di Gesù Cristo – Figlio di Dio incarnatosi uomo – che sconfigge la Morte e cancella quel Peccato Originale che gravava sull’umanità dai tempi di Adamo ed Eva.

B – In effetti … e tu che fai?

A – Eh…aspetto la resurrezione. Mi manca il mio lavoro, il mio lavoro è parte integrante della mia vita è impegno che porta a sorrisi stampati sul volto delle persone, la mia più grande soddisfazione. Decreto 1, Decreto 2 e al lato umano chi ci pensa ?

B – Dai non scoraggiarti #andràtuttobene !!!

A – Non mi scoraggio, mi conosci, sono pieno di speranza in realtà, di umiltà, perchè se penso a chi sta male, a chi cura, a chi rischia tutti i giorni mi sento quasi in colpa, però sono un essere umano e l’istinto lo sai..è quello di sopravvivenza.

B – Eh 30 giorni … ci capiamo tutti.

A – Ma che ti devo dire, ci credi che il Sikulo mi manca come una persona? Non lo so, sarà che io ci lavoro, lo respiro e mi manca. Siamo passati da un momento storico in cui occorre trasformare il proprio modello di business perché occorre adeguarsi alla trasformazione tecnologica, a una pandemia devastante per il mondo. Uno è confuso sai …

B – Mi stai facendo sembrare la pasqua spiegata a un bambino – facile !

A – Dai occorre prendere atto che l’attore principale è ancora una volta la persona. Una consapevolezza che da sempre è difficile da praticare, ma che li invece è sempre stata fondamentale, perché nulla succede se le persone non lo vogliono. Oggi tutto si gioca anche sulla collaborazione sociale tra aziende e istituzioni …

B – … minchia non mi fare parlare!

A – In ogni processo di cambiamento, perché qualcosa succeda davvero, occorre che le persone ne siano convinte. E le persone sono convinte se coinvolte nel processo, se è chiaro l’obiettivo, se si sentono ingaggiate e importanti in questo processo. Come sempre la trasparenza, l’ascolto, la coerenza e la credibilità non possono essere dichiarazioni d’intenti o maquillage aziendale, ma valori e principi vissuti. Forse mi manca per questo … perchè li le persone non ascoltano quello che si dice ma guardano dove si mettono i piedi ed i risultati vanno dichiarati su questi presupposti.

B – E’ chiaro che ci possono essere situazioni schizofreniche, questo fa parte della fisiologica patologia delle organizzazioni, ma li per questo c’è Ninni (ridiamo).

B – Dai stai tranquillo …

A – .. Si sai cosa penso? Che l’importante è che in queste situazioni fisiologiche vengano riconosciute ed arginate da noi che facciamo parte di questa comunità ma anche dalle istituzioni. Tutto va ricondotto, certo entro i limiti che spero siano fissati con il giusto criterio. Con la chiarezza è possibile tutto …

B – Stai sereno che arriverà forte e chiaro il tuo messaggio. A proposito di chiarezza, spiego al bambino che dobbiamo fare la pecorella di pasqua insieme … cosi è più facile!

A – Grazie della videochiamata, manda un bacio a tutti !

B – Grazie a te compà e se non ci sentiamo, buona Pasqua!

A – Anche a te …

 

Una lettera, una videochiamata, una conversazione, che tutti noi del Sikulo potremmo fare con un amico.

 

Ci manca Sikulo

Ci mancate voi

Ma torneremo presto….

 

Buona Pasqua amici

#restiamoacasa

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